giovedì 25 gennaio 2018

IL SIGNIFICATO DEL TERMINE “ABBORDABILE”

E se parlassimo un po’ del nostro disastrato calcio?
Si potrebbe anche fare, ma prima dovrei capire questa cosa: Italia eliminata dai Mondiali, quindi non tra le 32 migliori al mondo, fatta fuori da una nazionale considerata da tutti come modesta.
Se pensiamo che abbiamo fatto peggio di Islanda, Serbia, Svizzera, Danimarca (solo per stare tra le europee) e che guarderemo un Mondiale dove faranno bella mostra di sé Panama, Marocco, Iran, Corea del Sud, Senegal, Perù, Egitto…e che questo risultato arriva dopo due umilianti eliminazioni alla prima fase delle due precedenti edizioni, con lo scandaloso score di una vittoria (contro la derelitta Inghilterra), due pareggi (Paraguay e Nuova Zelanda) e ben tre sconfitte (Slovacchia, Costarica e Uruguay)…
Eppure continuiamo a considerarci come depositari del gioco del calcio, lodando il livello del nostro campionato, della nostre squadre, della nostra capacità organizzativa, dei nostri “fenomeni”…e il nostro ego è nutrito persino dall’UEFA che ha regalato al nostro modesto calcio un privilegio immeritato, niente di meglio che fare regali a chi non li merita per farlo crescere storto…
Doveva essere il punto zero, quel 13 novembre e invece dopo due mesi e mezzo siamo ancora qui senza quadri federali, senza CT, con una lotta per sistemare i soliti culi sulle solite poltrone…
E ora, ridotti di merda come siamo, eccoci a esultare per essere finiti in un girone della neonata Nations League (a proposito: ce n’era davvero bisogno???) con Polonia e Portogallo!!!
Secondo Lele Oriali ''Siamo capitati in un girone abbordabile, ben più agevole rispetto a quello precedente, per il Mondiale'' (fonte ANSA, 24-01-2018).
Il fatto che ignoriamo la questione che il Portogallo è campione d’Europa, che si è qualificato al Mondiale da prima del girone, vincendo 9 gare su 10, segnando 32 reti e subendone solo 4 (ricordiamo lo score azzurro? 7 vittorie e due pareggi, tra cui quello casalingo contro la Macedonia, 21 reti fatte e 8 incassate…), e dimenticandoci che la Polonia ha vinto agevolmente il suo complicato girone di qualificazione con 8 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta (in Danimarca), con ben 28 gol fatti e con un insieme fatto da elementi come Lewandowski (16 gol in 10 partite di qualificazione…), Zieliński, Wszołek, Glik, Błaszczykowski, Linetty, Bereszyński, Szczęsny…una nazionale, quella polacca, che ha concluso lo scorso europeo da imbattuta, con solo due reti subìte e l’eliminazione solamente ai rigori proprio contro il Portogallo (nessuno ha spinto tanto avanti i lusitani, capaci di vincere ai supplementari con Francia e Croazia e nei regolamentari contro il Galles…)…
Il fatto che ignoriamo tutte queste cose, dicevo, è il motivo per cui il nostro calcio è in caduta libera e all’orizzonte non si vede nemmeno l’ombra di una microscopica ripresa…
Forse non è il caso di esultare, forse sarebbe meglio essere un po’ più umili, forse sarebbe il caso di rimboccarci le maniche e provare a lavorare per rendere davvero il calcio italiano quella meraviglia che tutti immaginiamo, se non vogliamo andare incontro all’ennesima, cocente, delusione.

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